Le beatitudini luce di speranza

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La proclamazione del brano evangelico delle Beatitudini ci disturba non poco, perché se le facciamo nostre ci spiazzano e ci fanno capire la vita in modo diverso. E con le Beatitudini non sono più in primo piano violenza e ricchezza, potere, denaro e prestigio, ma vengono sostituiti con pace, solidarietà, umiltà e bontà. 

Ma oggi chi è capace di proclamare felici i poveri, gli umili, coloro che piangono, i puri di cuore, coloro che hanno fame e sete di giustizia, coloro che lavorano per la pace, coloro che sono perseguitati per il fatto di essere onesti? 

Più comunemente, il nostro mondo proclama felice chi ha soldi, fama e potere, chi ride e si diverte, chi si arricchisce trafficando armi o droga o altri affari sporchi e chi ha successo anche calpestando ai più deboli della società. 

Il cristiano vero mette le Beatitudini al centro della propria vita ancor prima del decalogo. 

Le Beatitudini ci spingono a denunciare le guerre, la fame e le ingiustizie del nostro mondo e ad ascoltare il grido dei poveri e della terra. 
Le Beatitudini ci chiedono di non immergerci nell'indifferenza riguardo al dolore del nostro mondo. 
 
Le Beatitudini ci fanno capire che è ora di lavorare per il bene comune
Di fronte allo scandalo delle guerre e delle carestie, le Beatitudini sono per noi luce di speranza e germe di risurrezione.
 
Le Beatitudini ci aiutano a seminare dentro di noi  e attorno a noi la gioia e la pace, perché sono la grande forza che abbiamo per trasformare la Chiesa e il mondo.
 
Le Beatitudini ci fanno vedere che più della tecnica abbiamo bisogno di umanità, dolcezza e bontà, poiché senza questi valori la vita è disumana

Ecco perché le Beatitudini ci aiutano a vivere con le mani aperte e il cuore solidale e ci incoraggiano a rifiutare il cinismo che governa la nostra vita politica, economica e sociale.
Il discorso delle Beatitudini invita a costruire un mondo più umano, fraterno e solidale, un mondo capace di accogliere e sostenere chi soffre di più. 
 
Dobbiamo trasformare in realtà la civiltà dell'amore. Solo l'amore spegne l'odio, solo l'amore vince l'ingiustizia.
 
Le Beatitudini ci chiedono di condividere il nostro pane con chi non ce l'ha, di asciugare le lacrime di chi piange, di visitare i malati, di lavorare per la pace e di accogliere chi vive senza dignità. Davanti a Dio siamo volti e cuori conosciuti a uno a uno per nome.
 
Se vogliamo convertirci nei fatti e non a parole dobbiamo fare delle Beatitudini, del Vangelo e di Gesù il centro della nostra vita.

 



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