In cerca di profeti

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Premesso che non si tratta di “professione” facile, occorrere dichiarare a tutto tondo che la Chiesa e il mondo hanno bisogno urgente di profeti.
 
Ci sono, non c’è dubbio; lo Spirito Santo esiste e Lui suscita ancora profeti; ci sono credenti toccati da Dio che hanno ascoltato la voce imperiosa e determinante del Signore, il Quale li ha invitati e inviati a parlare.
Ma sono pochi coloro che L’hanno preso sul serio. Sono pochi coloro che non temono la sorte che spesso tocca al profeta e si buttano, confidando in Dio.
 
Eppure il battesimo che i cristiani hanno ricevuto ha fatto di essi dei sacerdoti, dei re e dei profeti!
Eppure questi profeti/battezzati non si vedono; non ci sono; o se ci sono vivono e testimoniano il loro profetismo in una dimensione intimistica della vita che non si percepisce fuori dalla loro intimità.
 
Eppure nella tradizione biblica profeta era colui che, unto dal Signore e rivestito della autorità che Dio gli conferiva, comunicava con coraggio la volontà del Signore agli uomini e li istruiva perché essi stessi potessero accogliere e fare la volontà di Dio.
Nella tradizione biblica il profeta era colui che, ricevuta la forza dello Spirito Santo, con coraggio e ardimento indirizzava la sua parola agli uomini anche nelle situazioni avverse, richiamandoli a compiere la volontà del Signore.
 
E’ in Dio l’origine della vocazione del profeta.
E’ Lui che fa sorgere il profeta da dentro il Suo popolo. Il profetismo nonmuore mai; la sua missione è sempre giovane e nuova poiché nasce dal cuore misericordioso di Dio Padre.
 
Il profeta, come il Grande Profeta Gesù, è chiamato ad annunciare conla Parola e i segni della testimonianza cristiana.
 
E’ importante interrogarsi oggi sulla urgenza e sulla efficacia della missione profetica in una società tanto fragile, disorientata e disperata.
Non è raro udire il rimpianto da parte di qualcuno delle grandi figure della storia della salvezza e udire l’auspicio di poterle vedere e incontrare sulle nostre piazze e lungo le nostre strade.
 
Dove sono oggi i profeti?
Il fatto è che se Dio continua a chiamare, vuol dire che continua ad avere bisogno di profeti.
Come dicevamo ogni cristiano ha ricevuto mediante il sacramento del battesimo la condizione di profeta.
Quindi su ogni cristiano battezzato incombe la responsabilità profetica.
Ogni credente è di per sé profeta perché indica già, soltanto con il suo aver accolto la fede, la Parola Buona sulla vita; ma il compito profetico si fa più intenso nella misura in cui il cristiano prende sul serio l’importanza di dire la forza illuminante e sanante del Vangelo nelle diverse situazioni della vita.
 
Per questa ragione è quanto mai opportuno riscoprire costantemente l’indole profetica di ogni battezzato, il quale parlerà al posto di Dio, pronunciando le parole di Dio. Tutto ciò suppone che il profeta sia docile a trasmettere ciò che viene dalla superiore Autorità che in lui parla.
 
Ovviamente per essere un buon profeta occorre essere un buon discepolo. Prima di annunciare la Verità che salva, ogni discepolo deve trasferire le verità della fede dalla mente verso il cuore.
 
Nella nostra missione e nel nostro servizio profetico lasciamoci guidare e confortare dalle parole di Giovanni Polo II: “Annunziate la parola in tutta chiarezza, indifferenti al plauso o al rifiuto! Non siamo noi, in definitiva, a determinare il successo o l’insuccesso del Vangelo ma lo Spirito di Dio. I credenti e i non credenti hanno il diritto di ascoltare chiaramente il messaggio autentico della Chiesa ... Annunziate la parola con tutto l’amore del buon pastore che si dà, che cerca, che comprende”.
 
Sì: la chiesa e il mondo hanno ancora bisogno di profeti!
Individua tu stesso da dove iniziare ad essere profeta; incomincia magari forse proprio dalla tua casa; scopri dove si è obnubilata la fede; dove la gente si dimentica di Dio. Parla e annuncia senza paura!
Accendi là la luce della speranza e fa che gli uomini e le donne del nostro tempo tornino contemplare il volto di Dio.
 
E sarai profeta.