Cristo è risorto!
risorgiamo con Lui

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Nella domenica di Pasqua, il primo giorno della settimana, il giorno del Signore, crediamo, celebriamo e viviamo l’evento più grande della storia dell’umanità. Gesù Cristo Signore Nostro, che morì sulla croce, è risorto!

E’ la Buona Novella, la grande Notizia, il Vangelo che ricevettero dall’Angelo le prime donne accorse al sepolcro per completare le unzioni  del corpo morto di Gesù, secondo il costume dei giudei.

 

E’ la stessa Buona Novella, il Vangelo che si proclama a Pasqua nel mondo intero. “Il Signore è risorto! Non cercate tra i morti colui che è vivo”!

Non si tratta della semplice affermazione di una verità o della semplice narrazione di un fatto. E’ la proclamazione dell’avvenimento trascendentale di Cristo che è risorto e, per questo, assume nuova luce il suo messaggio, la sua missione e la sua persona e si spiega la sua vita e il mistero della sua morte che fu per la risurrezione alla vita definitiva e gloriosa.

 

Papa Benedetto in uno dei suoi Messaggi Urbi et Orbi ha detto, tra l’altro: “Gesù Cristo ha liberato l’uomo dalla schiavitù radicale, quella del peccato, e gli ha aperto la strada verso la vera Terra promessa, il Regno di Dio, Regno universale di giustizia, di amore e di pace. Questo “esodo” avviene prima di tutto dentro l’uomo stesso, e consiste in una nuova nascita nello Spirito Santo, effetto del Battesimo che Cristo ci ha donato proprio nel mistero pasquale. L’uomo vecchio lascia il posto all’uomo nuovo; la vita di prima è alle spalle, si può camminare in una vita nuova (cfr Rm 6,4). Ma l’“esodo” spirituale è principio di una liberazione integrale, capace di rinnovare ogni dimensione umana, personale e sociale.

Sì, fratelli, la Pasqua è la vera salvezza dell’umanità! Se Cristo – l’Agnello di Dio – non avesse versato il suo Sangue per noi, non avremmo alcuna speranza, il destino nostro e del mondo intero sarebbe inevitabilmente la morte. Ma la Pasqua ha invertito la tendenza: la Risurrezione di Cristo è una nuova creazione, come un innesto che può rigenerare tutta la pianta. E’ un avvenimento che ha modificato l’orientamento profondo della storia, sbilanciandola una volta per tutte dalla parte del bene, della vita, del perdono. Siamo liberi, siamo salvi! Ecco perché dall’intimo del cuore esultiamo: “Cantiamo al Signore: è veramente glorioso!”.

 

Questa Notizia costituisce, per tanto, il nucleo della nostra fede e delle nostra vita cristiana che è, appunto “vita in Cristo”.

E’ la Buona Notizia che crediamo: per mezzo Suo siamo stati salvati.

E’ ciò che celebriamo nella Eucarestia e nei Sacramenti.

E’ ciò che annunciamo e proclamiamo nel momento culmine della Santa Messa: “Annunciamo la tua morte, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta”.

 

Questo Vangelo Buona Notizia, costituisce il programma della vita cristiana. Essa consiste, in definitiva, nel credere in Gesù Cristo moto e risorto, vivere in modo coerente a questa fede una vita nuova e annunciarlo e testimoniarlo con la parola e con le opere.

 

Perché la nostra sia la fede in una Persona e non in una verità, implica un incontro personale, una amicizia, un innamoramento, una identificazione e un impegno di vivere come Lui, essere disposti a morire come Lui e risorgere come Lui a una vita nuova definitiva  e gloriosa.

 

La nostra fede è una fede pasquale poiché ha il proprio fondamento in Gesù morto e risorto. La Chiesa è una comunità pasquale, presieduta e preceduta dal Signore morto e risorto che ci incorpora nel suo processo pasquale attraverso il Battesimo e ci aiuta con i sacramenti pasquali, anticipo delle realtà eterne, a vivere nella attesa della sua venuta definitiva.

 

Vivere la vita da risorti esige che moriamo a ciò che è vecchio, cadùco, negativo: cioè al peccato e a quanto conduce alla deriva, per vivere – al contrario – una vita secondo lo Spirito  per mezzo del Quale Cristo è risorto dai morti e fa nascere noi a vita nuova.

 

Occorre notare che ciascuno di noi e le nostre comunità e organizzazioni ecclesiali della Chiesa siamo frutto della Risurrezione del Signore e con Lui è iniziata la nostra risurrezione: credere nella presenza vivificante del suo Spirito in mezzo a noi; proporci di rinnovare noi stessi, rinnovare la Chiesa e contribuire a creare una nuova umanità fondata sulla civiltà dell’amore.