Corpus Domini memoria dell'Ultima Cena: un indimenticabile addio

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Celebrare il Corpo e Sangue di Cristo significa rivivere le ultime ore di Gesù nel Cenacolo di Gerusalemme al momento dell’ultima Cena. L'Eucaristia, infatti, non è altro che il memoriale dell'ultima cena che Gesù celebrò con i suoi discepoli la notte prima della sua esecuzione.

Nessuna spiegazione teologica, nessun ordinamento liturgico, nessuna devozione interessata ci deve di portare lontano e distrarre dalla intenzione originale di Gesù. Come ha fatto a progettare quella cena? Che cosa ha voluto lasciare per sempre impresso nel cuore e nella mente dei suoi discepoli? Perché e per quale motivo avrebbero dovuto continuare a rivivere quel addio indimenticabile?

Prima di tutto, Gesù volle contagiare gli apostoli della sua speranza indistruttibile nel regno di Dio. La sua morte era imminente; quella cena sarebbe stata l'ultima. Ma un giorno sarebbe tornato con una coppa tra le sue mani per bere insieme un "vino nuovo". Niente e nessuno potrà impedire questo banchetto finale del Padre con i suoi figli e figlie. Celebrare l'Eucaristia è riaccendere la speranza; e godere fin d’ora con questa festa che ci attende con Gesù e con il Padre.

Gesù ha voluto preparare i suoi discepoli anche a quel duro colpo della sua esecuzione. Essi non avrebbero dovuto sprofondare nella tristezza. La morte non avrebbe mai spezzato l'amicizia che li univa. La comunione non si sarebbe mai infranta. Celebrando quella Cena tutti i suoi seguaci di tutti i tempi avrebbe potuto alimentarsi del suo ricordo, della sua presenza e del suo spirito. Celebrare l'Eucaristia è alimentare la nostra adesione a Gesù, vivere in contatto con lui, restare uniti.

Gesù volle che i suoi non dimenticassero ciò che era stata la sua vita: un completo abbandono al disegno di Dio. E mentre distribuiva a ciascuno un pezzo di pane disse: "Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi”. Ogni volta che mangeremo il corpo del Signore e berremo il suo sangue siamo chiamati ad annunciare la morte del Signore, proclamare la sua risurrezione e vigilare ogni giorno nell’attesa del suo ritorno glorioso.

Celebrare l'Eucaristia è comunione con Gesù per vivere ogni giorno in modo più generoso, lavorando per un mondo più umano.
 
Gesù ha voluto che i suoi si sentissero comunità. I discepoli dovettero essere molto sorpresi di ciò che Gesù ha fatto alla fine della cena. Invece di bere ognuno dal proprio bicchiere, come era consuetudine, Gesù li invitò tutti a bere a una sola coppa: la sua! Tutti avrebbero condiviso il "calice della salvezza" benedetto da lui. In questo Gesù vide qualcosa di nuovo: "Questa è la nuova alleanza nel mio sangue".
Celebrare l'Eucaristia è nutrire il vincolo che unisce noi a Gesù.

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