Aspettando il Signore che viene

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Aspettando il Signore
che viene

cap-domenicainiziaeremo, una volta ancora,il tempo liturgico di Avvento e con essoun nuovo Anno liturgico. La liturgia celebra il mistero di Cristo per tutto l'anno, rendendo questo mistero contemporaneo e rendendoci contemporanei di Cristo “come se fossi presente lì” (Esercizi di S. Ignazio). La prima Domenica di Avvento ci presenta Gesù che viene e ci invita a vivere in un atteggiamento di attesa.Gesù Cristo è venuto sulla terra duemila anni fa, e tra quattro settimane celebreremo, nel Natale, il mistero della sua incarnazione, la sua nascita come uomo, senza cessare di essere Dio eterno. Adoriamo nella carne del Figlio lo stesso Dio fatto uomo, fatto bambino. Mistero che permane per tutta l'eternità: Dio fatto uomo! Mistero che la liturgia rende a noi vicino soprattutto nell’Eucarestia, in cui ci viene dato come vero cibo Cristo stesso.

Gesù viene in ogni momento della nostra vita. Continua a bussare alla porta del nostro cuore. "Sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e apre, io entrerò e cenerò con lui" (Ap 3,20). Oltre alla sua presenza sacramentale, Gesù viene a noi in ogni persona e in ogni evento, per provocare in noi un atteggiamento di accoglienza, di adorazione e di servizio. La presenza di Cristo nella nostra vita si realizza attraverso l'azione costante dello Spirito Santo che abita nei nostri cuori mediante la grazia.

La prima Domenica di Avvento, inoltre, accentua la venuta del Signore alla fine dei tempi, alla fine della storia. Quando tutto ciò che vediamo finirà, il Cristo glorioso verrà a portarci con Lui per sempre. Alcuni credono che con la morte tutto finisce. Non è così! Il cristiano sa che dopo la morte e tutto ciò che la precede, vi è la vita eterna: vita che non avrà mai fine e che consiste nel godere con Gesù per sempre nella comunione gloriosa dei Santi. Quanto diversa è la vita quando si vive con la prospettiva dell’attesa. Come la moglie aspetta il ritorno a casa del marito per godere la sua compagnia e il suo amore, così la liturgia l’Avvento ci invita ad attendere con atteggiamento sponsale il Signore che viene.

Noi non sappiamo né il giorno né l'ora, al fine di intensificare il desiderio sospeso nell’attesa. Pertanto, non dobbiamo lasciarci distrarre dalle cose di questo mondo, anche se buone. Il Signore vuole che lo desideriamo ardentemente, che attendiamo con desiderio vivissimo la sua venuta. E questo desiderio purificherà i nostri cuori da tutto ciò che ci impedisce di volare. Il tempo di Avvento è un tempo penitenziale, impreziosito dal senso della attesa gioiosa. Dov'è il nostro cuore? Dov’è il nostro tesoro (cfr Mt 6,21).

Maria è il personaggio centrale di Avvento, perché lei ha abbracciato con cuore puro il Verbo eterno che si è fatto carne nel suo grembo verginale per opera dello Spirito Santo. Lei lo ha accolto in adorazione e lo dà generosamente al mondo, senza perderlo. Ella ci insegna a essere veri discepoli di suo Figlio. Se c'è una tappa mariana durante l'anno, questa è certamente quella dell’avvento.
Con Maria Immacolata, con Maria, vergine e madre, Maria associata alla redenzione di Cristo, viviamo il tempo dell'Avvento e prepariamoci al Santo Natale che si avvicina.