Quaresima: cammino con Cristo

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Il giorno del battesimo, mediante l’azione dello Spirito Santo, siamo stati innestati nella vita di Cristo risorto, costituiti figli di Dio e membra vive della Chiesa. In quel giorno egli ci ha invitato a rinunciare al peccato e a vivere per Dio, a lasciarci guidare dalla luce di Cristo per agire come creature nuove nella giustizia e nella santità vera. Da quel momento, tutta la nostra vita dovrebbe essere fondata su Cristo, in adempimento dei suoi insegnamenti e nella costante ricerca della volontà del Padre. In questo modo saremmo in grado di crescere come suoi figli e fratelli di tutti gli uomini.

La constatazione della realtà rileva, tuttavia, che molte volte ci siamo allontanati da codesti originari propositi facendo il male che non avremmo voluto invece che compiere il bene che il Signore ci chiede. Una riflessione serena e sincera sui nostri criteri e sui comportamenti ci aiuterà a scoprire che molte volte abbiamo cercato di dominare gli altri piuttosto che servirli e amarli. Altre volte, trascinati dai criteri della cultura di oggi, ci consideriamo così importante e così sicuri di noi stessi che dimentichiamo i problemi dei nostri vicini e cerchiamo perfino di prendere il posto che spetta solo a Dio, il Signore storia.

Quando si realizza questa usurpazione di potere e di luogo, che spettano davvero solo Dio, inganniamo noi stessi, dimenticando di essere semplice creature soggette a limitazioni e al peccato , alla morte e quindi bisognose di qualcuno che venga a salvarci. Per ricordare e umilmente assumere queste verità sulla nostra identità, abbiamo bisogno di fermarci, entrare dentro di noi e chiederci come guardiamo la vita in rapporto a Dio e agli altri, quali criteri viviamo e verso dove abbiamo diretto i nostri passi.

La Quaresima sarà stata un'opportunità e un tempo di grazia che il Signore offre a tutti se saremo stati capaci di una vera revisione dei nostri atteggiamenti e comportamenti alla luce della Sua Parola. La abbiamo  iniziata con il segno della imposizione delle ceneri, con cui sono stati invitati a riconoscere il nostro status di creature, chiamate all'esistenza per pura grazia e sostenute ogni momento dall'amore infinito di Dio. Da queste considerazioni sarebbe dovuto sgorgare in ogni battezzato un desiderio vero e sincero di conversione al Signore, cercando di seguire i suoi passi in un modo più coerente, rivestendoci dei suoi criteri e sentimenti, per giungere alla Pasqua, la meta del nostro pellegrinaggio, rinnovati e purificati dai nostri peccati attraverso il ricorso al sacramento della riconciliazione.

Per perseguire queste verità fondamentali della nostra identità, la Chiesa ha raccomanda alcuni mezzi che, se ben usati, ci avrebbero aiutato a progredire nella sequela del Maestro identificandoci a Lui.
Che ne è stato dell’orazione, del digiuno e della elemosina?
Abbiamo migliorato la nostra vita meditando ogni giorno un testo evangelico perché ci aiuti a rispondere liberamente alla grazia e l'invito di Dio alla conversione?

Continuiamo ad affidare l'ultimo tratto di questo cammino quaresimale alla Vergine Santa che ha dato alla luce della Parola di Dio nella fede e nella carne, per tuffarci con Lei nella morte e risurrezione del Suo Figlio Gesù e così ottenere la vita eterna.
 

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