Papa Francesco: mille giorni a servizio della carità

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Il pontificato di papa Francesco raggiunge oggi i mille giorni da quando il cardinale arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio è diventato Vescovo di Roma e successore dell’apostolo Pietro. Il 13 marzo 2013 il comignolo installato sul tetto della Cappella Sistina, all'interno della quale si svolgeva il Conclave, ha annunciato al mondo l'elezione del successore di Benedetto XVI.


Pochi istanti dopo dalla loggia centrale di San Pietro il nuovo Papa ha salutato la Chiesa e il mondo chiedendo al suo popolo di pregare perché Dio benedica il suo Vescovo. Da allora la sua popolarità è costantemente in aumento e è diventato una voce importante per la pace, il rispetto dei diritti umani, la tutela dell'ambiente e del dialogo interreligioso.


Il suo primo viaggio ha avuto quale destinazione l'isola di Lampedusa segnata dalla tragedia dell'immigrazione clandestina dall'Africa e dai molti naufragi che tragicamente in quel mare hanno perso la vita. Il Papa denunciò la “globalizzazione di indifferenza" e ha ricordato che la cultura del benessere rende le persone insensibili e fa "vivere in bolle di sapone."

Ma il suo ministero si rivolge specialmente ai poveri, i più piccoli e gli esclusi dalla società: tutti coloro che ebbe davanti agli occhi nel momento in cui il Collegio dei Cardinali l’aveva eletto ed egli decise di assumere il nome di Francesco il Santo "Poverello” di Assisi.

 

In questi mille giorni Papa Francesco consegnato alla Chiesa il Vangelo della gioia, definendola “madre dal cuore aperto” motivandola per un rinnovato impulso missionario, fino a non disdegnare di diventare “ospedale da campo”. Ha espresso la sua preoccupazione per l'ambiente che si riflette nella sua enciclica “Laudato sì", e ha esortato la comunità internazionale a raggiungere un accordo sul clima perché, a suo parere, il mondo è "sull'orlo del suicidio."

In questo periodo ha realizzato dieci viaggi entro i confini dell’Italia e undici all'estero, con particolare attenzione ai paesi come l'Ecuador, Bolivia, Paraguay, Sri Lanka, Filippine, Corea del Sud e la Repubblica ceca.

Forse il più importante è stato quello fatto a Cuba e negli Stati Uniti, i paesi impantanati nel processo di disgelo delle relazioni bilaterali e che mediante la i buono offici di papa Francesco, riconosciuti dai rispettivi presidenti, Raul Castro e Barack Obama stanno compiendo passi decisivi in favore di una preziosa e fruttuosa collaborazione

Una rilevanza speciale ha avuto il viaggio in Terra Santa dove ha sollecitato fermamente per il dialogo tra le religioni; così è stato per lo storico incontro che ha presieduto in Vaticano tra il leader dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas e il presidente israeliano Shimon Peres.

 

Papa Francesco ha aperto anche un nuovo stile dialettico caratterizzato dalla sua semplicità. Per esempio durante un viaggio in Calabria ha dichiarato che si escludono dalla comunione ecclesiale i mafiosi e non ha mancato di denunciare la "rete di interesse", che a suo parere è dietro i conflitti armati che hanno portato il pianeta a "una terza guerra mondiale frammentata."


Ma al di là dei suoi messaggi a favore dei più deboli e dei suoi appelli alla comunità internazionale, papa Francesco è un papa riformatore che vuole semplificare e dotare di maggiore trasparenza le involute istituzioni vaticane.

 
I progetti di cambiamento di papa Francesco non sono finalizzati al solo piano organizzativo, ma intendono raggiungere anche la prassi pastorale della Chiesa. Al riguardo ha convocato due sinodi dei Vescovi, uno straordinario e uno ordinario, che hanno analizzato le sfide che attendono la famiglia nel mondo contemporaneo. Resteremo in attesa della esortazione apostolica post sinodale per conoscer il pensiero del Papa, il quale mantenendo integra la dottrina sacramentale del matrimonio indicherà senza dubbio vie e modi pastorali per essere accanto ai giovani al fine di prepararli convenientemente alla celebrazione del matrimonio sacramento e vicini a coloro che soffrono il dolore di un fallimento della loro unione per le ragioni le più differenti.

 

L’avvio del Giubileo dell’Anno Santo della misericordia è avvenimento recente che vivremo intensamente incoraggiati dalla preghiera del Santo Padre Francesco: “O Dio che riveli la tua onnipotenza nella misericordia e nel perdono donaci di vivere un anno di grazia, tempo propizio per amare te e i fratelli nella gioia del Vangelo”.